DOC DICA 33

Diverticolite

diverticolite

Diverticolite: diagnosi, trattamento e gestione

La diverticolite rappresenta una condizione infiammatoria del tratto intestinale che colpisce prevalentemente gli adulti, con un'incidenza che aumenta significativamente con l'età. Questa patologia si sviluppa quando i diverticoli, piccole estroflessioni della mucosa e sottomucosa delle pareti intestinali, si infiammano o si infettano. La condizione interessa meno del 10% delle persone sotto i 40 anni, ma la prevalenza aumenta drasticamente fino a superare il 50% negli individui con più di 60 anni. Il trattamento varia in base alla gravità dei sintomi, dalla semplice gestione conservativa fino all'intervento chirurgico nei casi più complessi. La prevenzione attraverso una dieta ricca di fibre, adeguata idratazione ed esercizio fisico regolare risulta fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare questa condizione o prevenirne le recidive.

Definizione e fisiopatologia

La diverticolite è definita come un'infiammazione o infezione dei diverticoli intestinali, formazioni simili a piccole tasche sporgenti che si sviluppano nelle pareti dell'intestino, principalmente nel colon. I diverticoli sono estroflessioni della mucosa e sottomucosa intestinale che si formano nei punti di minor resistenza della parete, in corrispondenza dell'accesso dei piccoli vasi sanguigni. Queste formazioni si sviluppano generalmente nella parete del colon, soprattutto nel tratto distale chiamato sigma, sebbene possano interessare anche altre parti del tratto digestivo.

È importante distinguere tra diverticolosi e diverticolite. La diverticolosi si riferisce alla semplice presenza di diverticoli asintomatici nell'intestino, una condizione anatomica piuttosto diffusa nella popolazione, specialmente negli anziani. Quando i diverticoli si infiammano o si infettano, si sviluppa la diverticolite, che può manifestarsi con sintomi significativi e potenziali complicazioni. La diverticolite può essere ulteriormente classificata come non complicata, quando l'infezione o l'infiammazione rimane circoscritta, o complicata, quando si associa ad ascesso, peritonite o sanguinamento.

La formazione dei diverticoli avviene nel corso del tempo, quando la mucosa e la sottomucosa intestinali si fanno strada attraverso i punti di accesso dei piccoli vasi sanguigni fino a sporgere nella cavità addominale. Questo processo si verifica prevalentemente quando le pareti del colon diventano meno elastiche con l'età e la pressione delle feci al suo interno aumenta, determinando la dilatazione della parete verso l'esterno.

Meccanismo di infiammazione

Il meccanismo che porta all'infiammazione dei diverticoli spesso coinvolge il ristagno di materiale fecale all'interno delle piccole tasche. Questo ristagno favorisce la proliferazione batterica che, diffondendosi, provoca l'infiammazione delle pareti del diverticolo. L'infiammazione può rimanere localizzata o estendersi ai tessuti circostanti, causando sintomi più gravi e potenziali complicazioni.

Cause e fattori di rischio

La formazione dei diverticoli e il successivo sviluppo della diverticolite sono influenzati da molteplici fattori di rischio. L'alterazione anatomica che porta alla formazione dei diverticoli è principalmente legata a fattori che aumentano la pressione all'interno del colon, determinando lo sfiancamento della parete intestinale nei suoi punti più vulnerabili.

Fattori predisponenti

La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo nello sviluppo dei diverticoli. Altri fattori di rischio importanti includono l'avanzare dell'età, con un'incidenza che aumenta notevolmente dopo i 50 anni, e il genere maschile, che sembra essere più suscettibile a questa condizione. L'indebolimento della parete intestinale legato all'età rappresenta una delle cause principali della formazione dei diverticoli, rendendo le persone anziane particolarmente vulnerabili.

Fattori dietetici e stile di vita

Una dieta povera di fibre vegetali contribuisce significativamente allo sviluppo dei diverticoli, specialmente prima dei 40 anni. La carenza di fibre nella dieta favorisce la stipsi e l'indurimento delle feci, aumentando lo sforzo intestinale e la pressione nel colon. L'eccessivo consumo di carne rossa è stato anche associato a un maggior rischio di sviluppare diverticoli.

L'obesità e la sedentarietà rappresentano ulteriori fattori di rischio significativi per lo sviluppo della diverticolosi e, conseguentemente, della diverticolite. Un lifestyle sedentario contribuisce alla stipsi cronica, che aumenta la pressione all'interno del colon e favorisce la formazione dei diverticoli.

Fattori farmacologici

L'assunzione di farmaci steroidei e farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) può aumentare il rischio di sviluppare diverticolosi e diverticolite. Questi farmaci possono influenzare negativamente la salute della mucosa intestinale e alterare la risposta infiammatoria, contribuendo allo sviluppo della condizione o aggravandone il decorso.

Manifestazioni cliniche e sintomi

I sintomi della diverticolite variano considerevolmente a seconda della gravità dell'infiammazione e della presenza di complicazioni. Mentre la diverticolosi è generalmente asintomatica, la diverticolite si manifesta con sintomi che possono essere lievi o molto intensi.

Sintomi comuni

Il principale sintomo della diverticolite è il dolore addominale, tipicamente localizzato nella parte inferiore sinistra dell'addome. Questo dolore può essere forte e prolungato, causando notevole disagio al paziente. Altri sintomi frequenti includono alterazioni dell'alvo con stipsi o diarrea, nausea e vomito, meteorismo e diminuzione dell'appetito.

La febbre è un altro sintomo comune nella diverticolite, spesso accompagnata da brividi, e indica la presenza di un'infezione. L'intensità della febbre può variare da lieve a elevata, e generalmente riflette la gravità dell'infiammazione o dell'infezione sottostante.

Presentazioni cliniche diverse

È importante notare che la manifestazione clinica della diverticolite può variare significativamente da paziente a paziente. Alcuni individui possono presentare sintomi lievi che si risolvono rapidamente con riposo e terapia conservativa, mentre altri possono sviluppare quadri clinici più severi che richiedono interventi più intensivi.

Nelle forme più gravi di diverticolite, specialmente quelle complicate da ascesso, peritonite o sanguinamento, i sintomi possono essere particolarmente intensi e includere dolore addominale grave, febbre alta, marcata leucocitosi e deterioramento delle condizioni generali.

Approcci diagnostici

La diagnosi della diverticolite si basa su una combinazione di valutazione clinica, esami di laboratorio e studi di imaging. Un sospetto clinico elevato si presenta nei pazienti con diverticolosi nota che manifestano sintomi addominali caratteristici, ma poiché altre patologie possono causare sintomi simili, sono spesso necessari esami diagnostici approfonditi.

Tecniche di imaging

La tomografia computerizzata (TC) dell'addome e della pelvi con contrasto rappresenta lo strumento diagnostico principale per la diverticolite. Il contrasto idrosolubile viene somministrato per via orale e rettale, mentre il contrasto endovenoso viene utilizzato quando non controindicato. La TC permette di visualizzare le alterazioni infiammatorie, identificare eventuali complicazioni come ascessi o perforazioni, e differenziare la diverticolite da altre condizioni patologiche.

La risonanza magnetica (RM) rappresenta un'alternativa valida per le pazienti in gravidanza o giovani, evitando l'esposizione alle radiazioni ionizzanti. L'ecografia al punto di cura nei reparti di pronto soccorso o nelle strutture di cure urgenti può rappresentare un'opzione diagnostica iniziale, con un'alta sensibilità (95%) ma una minore specificità (76%) rispetto alla TC nella diagnosi di diverticolite.

Colonscopia

La colonscopia viene generalmente raccomandata da 1 a 3 mesi dopo la risoluzione dell'episodio acuto di diverticolite per valutare l'eventuale presenza di neoplasie o altre patologie coliche. Questo esame permette una visualizzazione diretta della mucosa intestinale e la possibilità di eseguire biopsie in caso di lesioni sospette. Tuttavia, in assenza di segni di alto rischio, la probabilità di lesioni maligne o adenomi avanzati dopo un episodio di diverticolite acuta non complicata è relativamente bassa.

Strategie di trattamento

Il trattamento della diverticolite varia in base alla gravità dei sintomi, alla presenza di complicazioni e alla storia di episodi precedenti. L'approccio terapeutico può essere conservativo per i casi lievi o richiedere interventi più invasivi per le forme complicate o recidivanti.

Trattamento conservativo

Per i casi di diverticolite non complicata con sintomi lievi, il trattamento può essere effettuato a domicilio e comprende riposo intestinale, dieta liquida o a basso contenuto di fibre per alcuni giorni e, spesso, terapia antibiotica per ridurre l'infezione. La dieta liquida chiara per 2-3 giorni è raccomandata con evoluzione verso una dieta a basso contenuto di fibre quando il dolore scompare, permettendo all'intestino di "riposare".

I sintomi generalmente migliorano rapidamente con questo approccio conservativo, e il paziente può gradualmente riprendere una dieta normale una volta che l'infiammazione si è risolta. È importante notare che recenti studi stanno rivalutando l'uso eccessivo di antibiotici nei casi lievi di diverticolite.

Trattamento ospedaliero

I pazienti con sintomi più gravi, come dolore addominale moderato o severo, febbre elevata o marcata leucocitosi, e quelli con evidenze di grave infezione o complicazioni, necessitano di ricovero ospedaliero. Il trattamento in ambiente ospedaliero prevede riposo assoluto, digiuno, somministrazione di liquidi per via endovenosa e antibiotici parenterali fino alla remissione della sintomatologia.

I pazienti ospedalizzati rimangono in osservazione fino alla risoluzione dei sintomi e possono quindi iniziare a consumare cibi morbidi prima di passare a una dieta normale arricchita di fibre. Questo approccio graduale permette al colon infiammato di guarire adeguatamente prima di essere nuovamente sollecitato.

Intervento chirurgico

L'intervento chirurgico per la diverticolite viene considerato in presenza di complicazioni gravi come perforazione, occlusione intestinale, ascessi non drenabili percutaneamente o fistole, o in caso di episodi ricorrenti che compromettono significativamente la qualità di vita del paziente.

La scelta del trattamento chirurgico dipende sia dal numero degli episodi di diverticolite (recidive) sia dalla presenza di complicanze gravi. L'intervento chirurgico più comune consiste nella resezione del segmento di colon interessato, che può essere eseguito con approccio laparoscopico o tradizionale a seconda delle condizioni del paziente e dell'esperienza del chirurgo.

Potenziali complicazioni

La diverticolite può evolvere verso diverse complicazioni, specialmente se non trattata adeguatamente o in presenza di fattori aggravanti. Queste complicazioni possono essere acute o croniche e variare da lievi a potenzialmente letali.

Complicazioni acute

Le complicazioni acute della diverticolite includono la formazione di ascessi, peritonite, sanguinamento e, meno frequentemente, occlusione intestinale. Gli ascessi si formano quando l'infezione rimane contenuta e crea una raccolta di pus nei tessuti circostanti. La peritonite, un'infiammazione diffusa del peritoneo, può verificarsi quando un diverticolo si perfora rilasciando contenuto intestinale nella cavità addominale, rappresentando un'emergenza chirurgica.

Il sanguinamento diverticolare, sebbene più comunemente associato alla diverticolosi che alla diverticolite, può essere significativo e richiedere trasfusioni o interventi endoscopici o chirurgici per il controllo. L'occlusione intestinale può svilupparsi a causa dell'edema e dell'infiammazione che restringono il lume intestinale o per la formazione di aderenze post-infiammatorie.

Complicazioni croniche

Le complicazioni croniche includono la formazione di fistole e stenosi intestinali. Le fistole sono canali anomali che si formano tra l'intestino e altri organi o strutture adiacenti, come la vescica, l'utero o la cute. Si sviluppano quando l'infiammazione intestinale causata dalla diverticolite penetra lentamente in un organo adiacente, creando una comunicazione anomala.

La stenosi o restringimento del colon può verificarsi dopo ripetuti episodi di diverticolite a causa della cicatrizzazione e dell'ispessimento dello strato muscolare intestinale, che possono ostacolare il normale passaggio delle feci e causare sintomi ostruttivi.

Prevenzione e raccomandazioni per lo stile di vita

La prevenzione della diverticolite si concentra principalmente su modifiche dello stile di vita che riducono la pressione all'interno del colon e promuovono la salute intestinale complessiva. Queste strategie sono utili sia per prevenire lo sviluppo iniziale dei diverticoli sia per ridurre il rischio di recidive nei pazienti con storia di diverticolite.

Modifiche dietetiche

Una dieta ricca di fibre rappresenta il cardine della prevenzione della diverticolosi e della diverticolite. Le fibre alimentari aumentano il volume delle feci, riducono la pressione all'interno del colon e facilitano il transito intestinale, prevenendo la stitichezza che contribuisce alla formazione dei diverticoli. Si raccomanda un'alimentazione che includa abbondanti quantità di frutta, verdura, legumi e cereali integrali.

È importante notare che dopo un episodio acuto di diverticolite, la reintroduzione delle fibre nella dieta deve avvenire gradualmente, solo dopo che l'infezione è stata trattata e i sintomi si sono risolti. Un aumento troppo rapido dell'apporto di fibre può causare gonfiore e disagio intestinale.

Idratazione ed esercizio fisico

Un'adeguata idratazione è essenziale per mantenere le feci morbide e prevenire la stitichezza. Si consiglia di bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, aumentando questo quantitativo in caso di attività fisica intensa o temperature elevate.

L'esercizio fisico regolare gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della diverticolosi e della diverticolite. L'attività fisica stimola la motilità intestinale, riduce il tempo di transito delle feci nel colon e contribuisce al mantenimento di un peso corporeo salutare, riducendo il rischio di obesità che rappresenta un fattore di rischio per la diverticolite.

Gestione a lungo termine

Per i pazienti con storia di diverticolite, è importante evitare l'uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), quando possibile, poiché possono aumentare il rischio di recidive. In caso di necessità, è consigliabile consultare il medico per valutare alternative terapeutiche meno rischiose.

Il monitoraggio regolare attraverso controlli medici periodici è raccomandato per i pazienti con diverticolosi nota o storia di diverticolite, per identificare precocemente eventuali segni di infiammazione o complicazioni e intervenire tempestivamente.

Conclusione

La diverticolite rappresenta una condizione infiammatoria relativamente comune, specialmente nella popolazione anziana, che può variare da forme lievi e autolimitanti a quadri clinici gravi con potenziali complicazioni. La comprensione dei meccanismi patofisiologici, dei fattori di rischio e delle manifestazioni cliniche è fondamentale per una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato.

L'approccio terapeutico deve essere personalizzato in base alla gravità dei sintomi, alla presenza di complicazioni e alla storia clinica del paziente. Il trattamento conservativo, basato su riposo intestinale, dieta adeguata e, quando necessario, terapia antibiotica, è efficace per la maggior parte dei casi di diverticolite non complicata. Nei casi più gravi o complessi, può essere necessario il ricovero ospedaliero o l'intervento chirurgico.

La prevenzione rimane la strategia più efficace per ridurre l'incidenza della diverticolite e delle sue complicazioni. Un'alimentazione ricca di fibre, un'adeguata idratazione, l'esercizio fisico regolare e il mantenimento di un peso corporeo salutare sono elementi chiave di uno stile di vita che favorisce la salute intestinale e riduce il rischio di sviluppare questa condizione o di andare incontro a recidive. Un approccio proattivo alla salute digestiva, basato sulla consapevolezza dei fattori di rischio e sull'adozione di abitudini salutari, rappresenta la migliore difesa contro la diverticolite e le sue potenziali complicazioni.

La diverticolite è una condizione comune che può essere gestita con successo con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato. Se si manifestano sintomi sospetti, è importante consultare un medico per una valutazione accurata.

APPROFONDIMENTI:

Diverticolite complicata